.:L'Intervento degli USA
e il crollo degli imperi centrali:.
Alla fine del 1916 si era venuta a creare una situazione di stallo
tra le potenze belligeranti. Si pensò che la pace fosse vicina. La fine
del conflitto aveva come principale punto di riferimento gli Stati Uniti
ed il loro presidente. Proprio alla fine dello stesso anno il governo
tedesco propose delle condizioni di pace miranti all'acquisizione di
territori a est e ad ovest. Ma queste condizioni erano ben lontane da
quelle che avrebbero voluto le potenze dell'intesa.
L'imperatore
austriaco offrì alla Germania parte dei suoi territori polacchi se
questa ultima in cambio avesse ceduto in caso di pace l'Alsazia e la
Lorena alla Francia. L’Italia si oppose a questo accordo perché non
avrebbe visto riconosciuto il principio di autodeterminazione per la sua
terre irredente.
Le speranze di
pace si affievolirono e ben presto ripresero le ostilità. La Germania
avviò una guerra sottomarina contro l'Inghilterra pensando che questa
entro sei mesi non sarebbe stata in grado di provvedere al suo
approvvigionamento a causa dei danni inferti al suo sistemi di trasponi
dai potentissimi sottomarini e gli Usa non sarebbero entrati in guerra
prima di un anno. Tutto ciò non fu vero infatti l'Inghilterra in breve
tempo si riprese dalla crisi e gli Usa dopo l'affondamento del loro
mercantile Vigilantia il 2 aprile 1917 decisero di entrare in guerra.
Contemporaneamente usciva di scena a causa delle rivolte sociali la
Russia.
Il Pontefice Benedetto XV chiedeva invano una pace senza vincitori ne
vinti ma la volontà di vincere delle potenze dopo tutti gli sforzi
sopportati era troppa Così a metà del 1917 si ebbe una ripresa del
conflitto sul fronte orientale e su quello italiano.
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Gli imperi
centrali grazie alla ritirata degli eserciti Russi potettero occupare la
Polonia e parte delle regioni Baltiche. Contemporaneamente fu
predisposta una controffensiva in Italia. Le truppe italiane erano
ancora predisposte in assetto da attacco e a causa di errori tattici ed
organizzativi a Caporetto, dopo che l'esercito austriaco era stato
rinforzato da alcune divisioni tedesche, si ebbe una grave sconfitta.
L'esercito austriaco penetrò in Italia per oltre 200. Questo fu uno dei
momenti più drammatici della storia italiana e parve quasi che la stessa
unità fosse in pericolo. |
Al posto di
Boselli sali al governo Orlando il quale era maggiormente appoggiato e
sostituì Cadorna con Armando Diaz affermando che più terribile di una
guerra è una guerra perduta.
Nel 1918 il Presidente degli Stati Uniti pubblicò i 14 punti nei quali
fissava le condizioni che avrebbero dovuto regolare i rapporti tra le
nazioni alla fine del conflitto, In base al principio di nazionalità e
autodeterminazione dei popoli si doveva ridisegnare l'Europa. Doveva
essere una pace nuova; non doveva mirare all'espansionismo delle potenze
vincitrici ma doveva garantire il rispetto del principio di nazionalità.
La pace di BREST-LITOVSY conclusa con gli imperi centrali nel l918
obbligava l'ex impero zarista alla cessione della Polonia, dell'Estonia,
della Lettonia, della Lituania e al riconoscimento dell'indipendenza
Ucraina.
Ormai
tranquilli sul fronte orientale i tedeschi fecero affluire truppe sul
suolo francese riprendendo una tattica simile a quella utilizzata
all'inizio del conflitto in breve tempo si riportarono sulla linea della
Marna. Lo sfondamento che avevano fatto nelle barriere francesi non era
stato di grande importanza e cosi gli Inglesi e i Francesi uniti gli
eserciti contrattaccarono vincendo nella battaglia di Amiens.
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Il fallimento
tedesco seguito dall'insuccesso austriaco nel tentativo di sfondare la
linea italiana del Piave, lasciava prevedere la sconfitta degli imperi
centrali.
Nel tentativo
di raggiungere una pace non troppo disastrosa, Guglielmo il nominò
cancelliere il democratico Baden il quale cercò cerco di trasformare la
Germania da monarchico-militare a liberale-democratica. Sulla questione
decisiva dell'abdicazione del re, però, incontrò la secca opposizione
del Kaiser e degli ambienti militari in genere.
Seguirono una
serie di rivolte ed ammutinamenti che portarono l'11 novembre 1918 alla
firma dell’armistizio.
Lo sfaldamento
dell'esercito austriaco determinò anche la fine dell'impero asburgico.
La Cecoslovacchia si proclamò indipendente, fu formato lo stato
Iugoslavo e si formarono i governi provvisori in Ungheria e a Vienna.
Il 3 novembre
1918 a Vahlla Giusti prima della sua abdicazione l'imperatmre austriaco
firmò l’armistizio con l'Italia.
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