.:La Guerra di trincea:.
Il capitolo più terribile e sanguinoso di questa guerra fu
rappresentato proprio dalla guerra di trincea. Migliaia di uomini al
freddo, alle intemperie, vittime delle malattie e dei cecchini, che
persero la vita per conquistare pochi metri, poi regolarmente persi.
Uno dei più
sanguinosi massacri fu la battaglia di Verdun: l'alto comando
tedesco sapeva che difficilmente avrebbe potuto conquistare il
presidio francese di Verdun, ma contava sul fatto di causare
molte perdite al nemico in relazione alle sue. |
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Un freddo calcolo matematico dunque, che si dimostrò
errato: infatti le perdite furono enormi sia da una parte che
dall'altra, senza grosse differenze. Successivamente l'Austria mandò una
spedizione punitiva contro il traditore italiano, che però reagì
favorito anche dal contemporaneo attacco russo.
Gli eserciti
centrali avevano dunque subito gravi sconfitte. La Romania, sollecitata
dalla vittoriosa avanzata delle truppe russe nei Carpazi, decise di
entrare in guerra con l'Intesa ma il suo debole esercito fu annientato e
il suo ricco territorio occupato. D'altronde uno dei maggiori problemi
della Triplice erano proprio gli approvvigionamenti, bloccati bene dalla
flotta inglese. |
Nel frattempo
in Medio Oriente Francia e Inghilterra si spartivano l'Impero ottomano.
L'andamento
della guerra fece tornare su posizioni di pace i socialisti europei, che
nel congresso di Zimmerwald assunsero la linea di una "pace senza
annessioni e senza indennità". Stessa posizione nella conferenza di
Kienthal dove però trovò spazio la tesi del russo Lenin secondo la quale
la guerra imperialista doveva essere trasformata in rivoluzione sociale.
Un po’ in
tutti gli stati si assistette al rafforzamento del potere esecutivo
unendo al governo anche le opposizioni: erano questi i gabinetti di
guerra.
Mentre le
democrazie parlamentari attuavano i gabinetti di guerra, gli imperi
centrali accentuarono gli aspetti repressivi e autoritari dei loro
governi, vietando la libertà di stampa, di pensiero e centralizzando
l'economia. Poiché i materiali per rifornire l'esercito servivano in
abbondanza e presto, la qualità spesso ne risentiva mentre chi li
produceva si arricchiva: erano questi i profittatori di guerra.
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