"I QUARANTA GIORNI DI EMPOLI"

Chi ha avuto la fortuna di avere dei nonni o dei genitori che hanno vissuto gli avvenimenti della seconda guerra mondiale e ne sono sopravvissuti, ha appreso dai loro racconti un'immagine di quei giorni mediata dal ricordo e dalla paura.

Abbiamo conosciuto singoli episodi sempre legati al terrore dei bombardamenti o dei rastrellamenti tedeschi oppure abbiamo ripetutamente ascoltato le storie di privazione e di fame.
La frase più comune che abbiamo sentito ripetere a tavola, quando qualcuno di noi dimostrava disappetenza o di non apprezzare una vivanda era sempre la stessa: “se l'avessi avuto in tempo di guerra!!!”

I nostri genitori ci hanno insegnato che in casa il pane non deve mai mancare, anche se al giorno d'oggi e' sicuramente un alimento meno indispensabile che nel passato, retaggio di quella fame che, durante il conflitto, con il pane a tessera, aveva attanagliato tutti gli abitanti delle città.

Quando ho iniziato a leggere questo libro di Mario Guerrini, pensavo che si trattasse di un racconto su un episodio della guerra svoltasi a Empoli e ormai quasi dimenticato dai più, o per essere troppo giovani o perché troppo lontano dalle cronache cittadine.

Invece, con stupore e soddisfazione ho appreso le vicende di una famiglia che vive quegli avvenimenti, suo malgrado, con dignità ma senza rassegnazione, con la speranza di sopravvivere, nella convinzione, che affrontare le avversità restando uniti, le avrebbe rese più sopportabili.

L'Autore ha saputo vedere e rendere percepibili la paura di quei giorni, le privazioni, ma anche i momenti di incosapevolezza tipici di un bambino di otto anni.
Questo, a mio avviso e' il merito maggiore del libro: aver saputo far percepire quegli avvenimenti con occhi freschi e ingenui, senza retorica , senza moralismi.
Bravo Mario!!!
che hai saputo farmi leggere tutto di un fiato questa storia, dalla cui narrazione ho appreso con completezza e precisione quanto era accaduto nella mia città durante quei terribili quaranta giorni, senza mai annoiarmi, anzi dispiacendomi quando ho terminato la lettura che fosse finita, tanto grande e' stato il piacere di leggere.

Prof.ssa Daniela Mancini

Nell'ambito delle iniziative promosse dall'Istituto di promozione della Cultura del Territorio, siamo lieti d'informare che venerdì 15 maggio 2009 alle ore 17.00 presso il Cenacolo degli Agostiniani di Empoli sarà presentato il libro.


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