Trasporto e conservazione dei campioni



La conservazione dei campioni deve garantire la stabilità e la inalterabilità di tutti i loro costituenti nell'intervallo di tempo che intercorre tra il prelievo e l'analisi. Teoricamente tale condizione non può essre realizzata in modo completo; però è possibile ricorrere ad accorgimenti che permettono di ridurre al minimo le alterazioni, salvaguardando la rappresentatività del campione.

I contenitori usati saranno innanzitutto in materiale scelto in funzione del parametro da determinare. La precipitazione dei metalli come idrossidi, l'adsorbimento dei metalli sulle superfici del contenitore, la formazione di complessi, la variazione dello stato di valenza di alcuni elementi per ossido-riduzione, potranno essere ritardati mediante aggiunta di stabilizzanti chimici.

Infine l'attività microbica, a cui è imputabile l'alterazione di alcuni parametri analitici (ad esempio fosforo ed azoto), potrà essere convenientemente ritardata mediante l'aggiunta di battericidi e/o ricorrendo alla refrigerazione.

Per quanto riguarda la conservazione, il trasporto dei campioni e il materiale del recipiente per determinazioni fisico-chimiche, chimiche e batteriologiche si rimanda alla tabella sottostante.

Conservazione e trasporto dei campioni per determinazioni biologiche
  • Conservazione dei campioni di fitoplancton.
I campioni comunque prelevati (retino o bottiglie) devono essere conservati preferibilmente al buio, in soluzione di formaldeide stabilizzata e neutralizzata a pH 7-7,2 con tetraborato sodico oppure con soluzione di Lugol all'1% (10 g di I2 + 20 g di KI + 10 g di CH3COONa in 200 ml di acqua distillata).
  • Conservazione di campioni di zooplancton
I campioni vengono fissati in formaldeide neutralizzata; questa si aggiunge al campione in ragione del 2 - 10% a seconda della quantità degli organismi presenti.
  • Conservazione di campioni di benthos.
Il campione appena raccolto, in genere consiste in un certo volume di sedimento, dal quale vengono separati gli organismi viventi. In generale tale separazione avviene in due fasi di cui la prima, che ha lo scopo di ridurre le dimensioni del campione, avviene al momento del prelievo. La seconda fase avviene generalmente in laboratorio.

Per la conservazione del campione si impiega la formalina; una soluzione al 4% di formaldeide per esami istologici; mentre per altri fini una soluzione al 2%. Siccome però la formalina tende ad acidificarsi, al fine di prevenire eventuali danni al campione, si deve aggiungere un tampone costituito da borace.


Parametro

Metodi di conservazione

Periodo conservazione

Quantità (ml) campione

Materiale recipiente

TEMPERATURA

det. situ

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pH

det. situ

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CONDUCIBILITA' ELETTRICA

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refrigerazione a + 4°C

24 ore

100 ml

polietilene o vetro

TORBIDITA'

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refrigerazione a + 4°C

7 giorni

in toto(comp.Hellige)

vetro

ODORE e COLORE

det. situ

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/

SOLIDI SOSPESI

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/

24 ore

3000 ml

polietilene o vetro

OSSIGENO

det. situ

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/

BOD5

/

refrig+ 4°C(conserv.buio)

6 ore

500 ml

vetro scuro

COD

/

refrigerazione a + 4°C

8 ore

250 ml

polietilene o vetro

DUREZZA

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/

3 giorni

100 ml

polietilene o vetro

CLORURI

/

refrigerazione a + 4°C

24 ore

200 ml

polietilene o vetro

AZOTO AMMONIACALE

/

refr.4°C (H2SO4xpH<2)

8 ore

500 ml

polietilene o vetro

AZOTO NITRICO

/

refr.4°C (H2SO4xpH<2)

8 ore

100 ml

polietilene o vetro

TENSIOATTIVI ANIONICI

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refr.4°C (5ml H2SO4 1:1)

24 ore

250 ml

polietilene o vetro

FOSFATI

/

refrigerazione a + 4°C

24 ORE

50 ml

polietilene o vetro

METALLI

refr.4°C (HNO3xpH 2)

6 mesi

200 ml

vetro

COLIFORMI TOTALI E FECALI

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refrigerazione a + 4°C

max 24 ore

500 ml

vetro sterile

STREPTOCOCCHI FECALI

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refrigerazione a + 4°C

max 24 ore

500 ml

vetro sterile





ARNO ATTIVITA' ITI ITS