Considerazioni generali



Il corpo idrico non è un sistema isolato, ma è inserito in una realtà fisica in cui operano equilibri evolutivi condizionati da eventi naturali o da interventi umani. Per questo è necessario disporre del maggior numero possibile di informazioni sia di carattere fisico, sia di carattere sociale. Nell'ambito del bacino imbrifero o di parte di esso, fra le informazioni fisiche sono rilevanti:
  • localizzazione geografica e topografica con definizione del contorno;
  • geologia, geochimica, idrologia, metereologia e climatologia;
  • valutazioni statistiche e bilancio idrico.
Fra le informazioni di tipo sociale:
  • localizzazione topografica degli insediamenti abitativi, agricoli e industriali;
  • entità degli insediamenti;
  • tipologia degli insediamenti produttivi, agricoli e industriali;
  • rifornimento idrico: corpo idrico di origine e portate di emungimento;
  • scarichi idrici: portate e qualità dei singoli scarichi, corpi idrici ricettori.
Il corpo idrico può inoltre essere caratterizzato secondo il profilo statico/dinamico che risulta estrememente utile per guidare la scelta dei punti di campionamento, della modalità e della periodicità delle operazioni di prelevamento. A questo proposito è importante delineare la velocità del flusso e la portata del corpo idrico. La velocità di flusso definisce infatti l'omogeneità o l'eterogeneità del corpo idrico. Come regola generale, elevati valori della velocità di flusso producono, attraverso la turbolenza delle acque, condizioni di omogeneità, almeno macroscopica, opponendosi all'instaurarsi di gradienti di temperatura e di concentrazione e favorendo il rimescolamento e la dispersione delle acque di apporto di un diverso corpo idrico o di uno scarico civile, zoo-agricolo o industriale.

Sull'omogeneità del sistema influiscono poi anche percorso del corso d'acqua e natura e struttura dell'alveo e delle sponde. Opere di arginatura, di presa o di scarico possono poi rendere il corpo idrico estremamente eterogeneo sotto il profilo idraulico. Inoltre, assai frequentemente, forma, profilo e struttura degli argini possono modificarsi nel tempo per effetti di erosione, in particolare nei periodi di piena. Altro elemento di possibile eterogeneità è la variazione della portata nel tempo. Deboli portate non riescono a dispedere rapidamente gli apporti al corpo idrico e, d'altra parte, è ridotta la diluizione degli inquinanti. In casi di questo tipo è necessario infittire i punti di prelievo e incrementare la frequenza del campinamento.




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